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Osanna

Spacciatori d'arte

 

Si vive e si muore, nel fango e l'orrore, si cercano invano momenti d'amore!

Il nome, assolutamente evocativo come si evince da uno dei loro primi brani di successo “L’uomo” (1971), è dovuto ad una mera casualità, ad un vocabolario che si apre fortuitamente su una pagina, piuttosto che su un’altra. Una delle compagini più significative del prog rock made in Naples, gli Osanna non hanno mai smesso di produrre musica e suscitare emozioni, pur essendosi concessi molti cambi in corso d’opera ed alcuni periodi di pausa. Nascono dal fertile sostrato musicale di quegli anni, e dall’esperienza di ognuno dei componenti originari della band, provenienti da diversi progetti spesso coevi. Così, ad esempio, accadde per Elio D’Anna (flauto traverso e sassofono), che cominciò a suonare con gli Osanna dopo aver militato negli Showmen di Senese e Musella; con lui Lino Vairetti (nucleo fondante dell’attuale compagine), Danilo Rustici (chitarra solista), Massimo Guarino (batteria) e Lello Brandi (basso). Si presentarono al pubblico con il volto truccato, circa due anni prima dei Kiss; lontani dalla tradizione del Kibuki, sembrano, invece, più vicini alla Commedia dell’arte e, nei costumi, a quella del teatro greco, con tuniche lunghe e ampi drappeggi da senatore. Seppero coniugare l’ondata del Rock con la musica sinfonica (Preludio Tema variazione e canzona, long playing più conosciuto al pubblico come la colonna sonora del film “Milano Calibro 9” del 1972), hanno innovato grazie alla commistione, nei loro testi, del tanto osannato inglese (“There will be time”, un brano che nasce da una splendida collaborazione tra L. Bachalov e il poeta T. S.Eliot, riveduto e corretto da due grandi parolieri come Bigazzi e Bardotti) e della violenza, ai limiti dell’eversivo, del vernacolo di cui sono indiscutibilmente figli (basterebbe il brano “Fuje a chistu paese” che fa parte del concept album “Palepoli” del 1973); le copertine dei loro albums hanno sempre un perché, con il loro trucco e i colori psichedelici, un messaggio più o meno latente da far arrivare al pubblico dei giovani che li seguiva negli anni Settanta, e che non ha smesso di farlo, non avendo trovato, nel panorama musicale, altri èmuli degni di attenzione. La realizzazione dei loro videoclips dimostrano che erano avanti, proiettati in un futuro che era ancora da scrivere, e il video di “Rosso rock”, album datato 2012, non fa altro che confermarlo. Tra gli anni Settanta e il presente ci sono album come “Suddance”, brani come ‘A Zingara, tours che vanno dal Giappone al Messico e moltissime collaborazioni con artisti prestigiosi.
 

L’attuale formazione si avvale di: Paco Capobianco, Nello D’Anna, Sasà Priore, Irvin Luca Vairetti e Gennaro Barba, tutti musicisti con un loro pregresso, un vissuto musicale che va ad arricchire questa compagine che non fa maniera, che ripropone i successi di sempre accanto a nuove produzioni come “Tempo”, datato 2012, in cui il libro fotografico accompagna un doppio DVD dove c’è la storia del gruppo, il suo presente e due brani inediti che sono l’inizio del loro nuovo futuro artistico. Parte integrante del gruppo sono e restano Alfonso La Verghetta (Sound enginneer) e David Jackson, sassofonista, flautista e compositore cha ha scritto, in un altrove che la Musica sempre unisce, pagine di storia indimenticate con i Van Der Graaf Generator e che collabora con la rinnovata formazione degli Osanna dal 2007.

 

Sara Tramma

Spacciatrice d'arte

 

...La musica è una rivelazione, più alta di qualsiasi saggezza e di qualsiasi filosofia. (Ludwig van Beethoven)

Sara Tramma, nata a Napoli inizia la sua carriera musicale con Eugenio Bennato nei Musicanova, partecipando nel 1997 al Premio Tenco.

 

Ha collaborato con Roberto De Simone,Massimo Ranieri,Maurizio Scaparro,Napoli Opera,Lino Cannavacciuolo,Giovanni Coffarelli, Tony Esposito e tanti altri.

 

Nel  2006 debutta nella rassegna "le vie della musica" a Monza con Femina Acustica uno spettacolo scritto da lei,dove Sara è anche autrice di alcune sue canzoni. Nel 2010 partecipa nello spettacolo Taranta Opera di Eugenio Bennato, ed e' una delle tante voci femminili nella notte della tammorra ideata da Carlo Faiello.

 

In questi anni partecipa anche a varie produzioni discografiche.

Blue Tooth - Blues Band

Spacciatori d'arte

 

Io la musica non l'ho mai incontrata....la tenevo dentro.

Questo gruppo nasce da una telefonata tra amici, dalla domanda che sempre i musici si rivolgono, tra loro: “Perché non suoniamo insieme?” e la risposta, 8 volte su 10 è “Perché no?”.

 

Sandro Coppola omm ‘e blues, maestro d’arte, laureato in scenografia e insegnante, ha scritto piccole grandi pagine di Storia, a partire dagli anni Sessanta ad oggi, con i suoi capelli lunghi, la sua voglia di rock cresciuta accanto ad un Juke-box (“siamo una generazione che ha seminato musica nuova”) e il papà musicista a sua volta; cresce, il ragazzo, e con lui crescono i suoi gusti musicali, tanto che nel suo curriculum figurano i Volti di Pietra ma anche Blue Stuff, Mario Insegna e gli Overture ’60. Generi diversi per le diversi fasi della sua esistenza, sempre improntate al motto “non sono un egoista, ma amo la libertà”.
 

Sasà Peter Pan Riemma, invece, si diploma in Ragioneria e afferma di non aver mai incontrato la Musica, poiché “essa è da sempre parte di me”; la sua carriera scolastica si è avvantaggiata largamente del suo talento in quanto –grazie ad esso- gli insegnanti gli evitavano le rituali interrogazioni di fine anno, a patto che si esibisse per la classe usando il banco come batteria. Dopo la maturità, comincia a lavorare come turnista nelle cerimonie e da allora non si è più fermato; è più facile chiedergli “con chi NON hai suonato, in Italia ?” vista la lunga lista di collaborazioni che vanta, partendo da Franco I e Franco IV per arrivare ad artisti noti principalmente agli addetti ai lavori. Ha amato la sua generazione, anche lui capellone ante litteram ha preso le botte per strada come Renato Zero per il suo look, ma continua a sostenere (anche oggi che un taglio corto, da giovanotto del nuovo millennio) che “il rock è un modo di essere e che non puoi più scrollartelo di dosso” indipendentemente dalla musica che suonerai nel corso della carriera.

Giuseppe Lo straniero Brandi, infine, perito elettronico, stufo di sentir strimpellare il basso a suo fratello, glielo sottrae appena adolescente e comincia a smanettarci su; da allora non l’ha più lasciato, anche se nella sua personale collezione di strumenti (tra cui il contrabbasso) ci sono pezzi che hanno una grande valenza dal punto di vista affettivo, come l’Ibanez rosso, regalo per la maggiore età, e che non è il suo primo basso, ma uno di quelli a cui è più legato. Attualmente si accompagna ad un Fretless artigianale a 6 corde, dal suono più “elettrico”, più deciso perché questo trio non si accontenta di raccogliere attorno a sé un pubblico dall’orecchio esperto, ma spesso, durante le serate nei locali, sanno, con la loro simpatia –tipica dell’animale da palcoscenico- fanno divulgazione, permettendo ad un’utenza dall’orecchio poco allenato, di apprendere che cos’è una scala pentatonica attraverso l’esecuzione di brani come “Chevrolet”.

Peppe dice di Sandro: “Sandro Coppola è blues pure quando parla!”

Monica Ferrigno

Spacciatrice d'arte

 

una vita in musica....con la voglia di volare...

Marisa Laurito, in “Novecento Napoletano”, ebbe a dire che a Napoli ogni bimbo che viene al mondo nasce sotto l’egida di una canzone, magari sussurrata nella casa affianco o nel vicolo di fronte. Deve essere successa la medesima cosa in casa Ferrigno, alla nascita di Monica,una bella bambina ricciolina, che inizia a canticchiare La Bambola di Patty Pravo intorno all’anno di vita.

 

Questa cosa desta pur sempre qualche sospetto, in merito al fatto che la creatura potrebbe aver ricevuto un dono speciale; infatti a quattro anni ritroviamo quella stessa bambina mentre presenta allo Zecchino d’Oro la sua versione di “Ninna nanna Mamma”. L’ exploit arriva, come spesso succede, per caso: in vacanza in Liguria, con la famiglia –unitissima- che intanto cresce (Armida, Beba, Walter) vince il Bacio d’Oro di Balzona con “’A francesa” e, ad appena nove anni, sempre ricciolina e abbronzantissima, viene portata in tour per i Caffè concerto della zona, in un Italia che aveva già vissuto il suo boom economico e si preparava ad affrontare il giro di boa del complicato decennio ’70-’80.

 

Da quel momento, non ha mai smesso di guardare il pubblico negli occhi, tenendo il palco – e l’attenzione del pubblico - con la dimestichezza che gli altri ragazzi avevano con i walkman e con i primi computers. Nella sua città natale (a cui ha dedicato due recitals ideati e scritti da lei “E Napoli? Napoli punto e accapo” ) cresce attraverso le serate nei pianobar, così in voga per l’epoca; canta, da sempre, per amore, e per amore si ferma quando accoglie nella sua vita l’uomo che ancora oggi è una presenza costante della sua esistenza, con cui avrà due figli.

Ritorna sulle scene quando gli impegni familiari glielo consentono, senza aver, nel frattempo, trascurato il suo percorso artistico e professionale (diventa alimentarista); da quel momento, il suo palmares si arricchisce di numerosi e importanti collaborazioni, come quella con
Carlo Avitabile e Gennaro Barba, Sergio Caruso e Ivana D’Addona, solo per citarne alcuni. Molti di questi artisti, non tutti del panorama campano, diventano amici di famiglia e ancora oggi tessono le lodi della sua magnifica cucina.

 

Negli ultimi due anni ha prestato la sua voce a diversi progetti musicali tra cui: gli Overture ’60, il Moon Lady Trio e Napulitana a coppe ”, con i quali ha spaziato dai classici dei tempi della Bussola, passando per quella “Moondance” eseguita dal maestro Lorenzo Federici, per arrivare ai brani più belli della tradizione napoletana.

 

Oggi è uno dei tasselli più significativi dell’associazione Leottoezerotre in qualità di direttore artistico.

Roberto Giordi

Spacciatore d'arte

 

per trovare te stesso devi esserti perso in un giorno qualunque, in qualunque deserto...

Dopo il diploma al CET di Mogol nel 1999 comincia a collaborare con diversi autori e compositori.

 

Partecipa al tour "Voci e Chitarre" con Mario Lavezzi. Nel 2001 vince una borsa di studio al CET sulla musica antica partenopea collaborando con Detto Mariano (arrangiatore di Lucio Battisti). Questa esperienza lo spinge a riprendere i contatti con le sue radici e dal 2003 comincia a suonare e cantare in giro per l'Italia esibendosi in spettacoli teatrali e concerti con un noto gruppo musicale partenopeo con cui incide anche un disco.

 

Nel 2008 incontra Alessandro Hellmann, autore di testi di molte delle sue canzoni.

 

Pubblica nel 2011 il suo primo album “Con il mio nome” suscitando ampi consensi tra la critica avvalendosi peraltro della collaborazione del Solis String Quartet. Un album che rivela una spiccata sensibilità jazzy.

 

Nel settembre dello stesso anno comincia a lavorare al suo secondo album “Gli amanti di Magritte”, un album nel quale l’esperienza cantautorale decide di mettersi al passo con le più svariate sonorità etniche, classiche ed elettroniche. Un disco considerato dalla critica e dagli ascoltatori più impegnato, diviso in due capitoli “racconti d’amore” e “racconti di guerra”.
 

Attualmente Giordi sta lavorando al suo terzo disco, questa volta con la produzione artistica di Gigi De Rienzo (arrangiatore e produttore artistico di Pino Daniele, Irene Grandi, Raiz, De Crescenzo ecc. ecc.)

 

L’uscita è prevista per l’autunno del 2014. Dodici canzoni sul tema del ricordo e della memoria, della

ricerca di nuove frontiere dell’anima.

 

L’album sarà anticipato dal primo singolo in uscita a giugno “La grande fuga”.

Luciano Ferrante

Spacciatore d'arte

 

..Y ser flamenco es cosa: es tener otra carne, alma, pasiones, piel, instintos y deseos....

Luciano Ferrante è un chitarrista compositore con una forte passione per la musica ed in particolare per il flamenco. I suoi spettacoli sono coinvolgenti, l'armonia nostalgica delle terre di Spagna si fonde con il ritmo della passione che mette in ogni nota. 

 

La sua forma espressiva è molto decisa e nei suoi virtuosismi alla chitarra, sembra ritrovare l'affascinante danza gitana dei popoli dell' antica Andalusia. I suoi concerti sono allegri ma anche romantici e malinconici dall'indiscutibile fascino.

 

Luciano è impegnato nel  suo progetto "Luciano Ferrante Alma Quartet" con:  Francesco Marziani  al pianoforte,  Pasquale Termini al violoncello  e Domenico Benvenuto alla batteria.

 

Luciano ha partecipato al Bagnoli Jazz Festival nel 2012 riscuotendo un grande successo di pubblico. Oggi possiamo ascoltare  la jazz band nei music club più esclusivi di Napoli. 

 

A breve uscirà il suo lavoro discografico.  Stay tuned!

 

 

LUCIANO FERRANTE ALMA QUARTET

Michaela Tempesta

Spacciatrice d'arte

 

....cogliamo l'attimo, improvviso e magico....amami e resta qui...

Micaela Tempesta nasce a Napoli nel 1976 e vive con la musica da quando ne ha memoria. Scrive per mestiere e per passione e quello che scrive solitamente lo si può ascoltare più che leggere: è il suo modo per scaricare ansie, frustrazioni, tachicardie e mal d’amore vari.

Durante la sua prima adolescenza ha collaborato con uno studio di produzione di musica dance poi per fortuna è rinsavita (o forse si è rincoglionita del tutto) e vive la sua seconda adolescenza facendo la cantautrice.

Non ha CD all’attivo, né EP perché è contro le autoproduzioni, autopromozioni che si disperdono tra la folla. Ha cominciato a scrivere in italiano relativamente tardi e porta avanti il suo progetto nonostante le infinite difficoltà che s’incontrano oggi ad essere artisti.

L’aspetto che predilige del suo mestiere è sicuramente il live. Ha aperto i concerti napoletani di molti artisti tra i quali Kaki King, Pier Cortese, Z-Star, Niccolò Agliardi.

 

A domande sulla sua biografia risponde: “Nella mia vita sono stata nell’ordine una studentessa, una figlia di papà annoiata e indecisa, un ignorante arrogante, una ragazza ribelle, una pallina da flipper tra le facoltà della Federico II, una commessa , una segretaria, una musicista, una cantante, una che scrive troppo e parla poco, una donna normale, insomma. Odio parlare di me, mi piace essere una persona giusta…non sempre ci riesco ma almeno ci provo”.

 

Sound cloud:

http://soundcloud.com/micaelatempesta/sets;

http://soundcloud.com/micaelatempesta-live/micalive-joker

 

Alessandro Giannini

Spacciatore d'arte

 

..mare...continuaci a sanà e' ferite cu stu sale...

Alessandro Giannini è un cantautore di Napoli che ha realizzato da pochi mesi un progetto musicale dal titolo " Io che vivo cca' "  composto da 8 brani di cui uno scritto da Enzo Gragnaniello;  un altro dei brani presenti nell'album, ha visto come special guest il grande musicista nonchè amico : Ciccio Merolla. Il disco è autoprodotto ed e stato distribuito sul territorio nazionale.

 

Alessandro ha partecipato a diverse manifestazioni, programmi TV ed ospitate Radio fino alla realizzazione di un suo  concerto al Teatro Trianon di Napoli dove ha riscosso notevoli consensi di sia del pubblico che della Rai e di Critici Musicali.

 

Nelle sue esibizioni è accompagnato da cinque  validi musicisti  nella seguente formazione:

 

Alessandro Giannini - Voce e Chitarra

Marco Visconti -  Chitarra e Mandolino

Fabio Tattoli - Percussioni

Max Stone - Piano e Keyboard

Massimo Monaco -  Basso 

Gianni Angelino - Batteria

 

 

IL DISCO

Giuliano Gabriele

Spacciatore d'arte

 

..voglio cantare sta nuova tarantella..voglio sunà voglio cantà voglio ballà....

Polistrumentista, cantante, compositore, Italo-Francese, inizia lo studio dell’organetto a undici anni seguendo l’esempio del bisnonno. L’amore per il suo strumento, lo porta ad approfondire la musica tradizionale, prima quella del Centro-Sud Italia e poi ampliando l’orizzonte verso la world music, facilitato dalle sue origini francesi. La passione per la musica popolare lo porta a studiare le varie tecniche della zampogna, del tamburo a cornice e del canto tradizionale: questa formazione gli permette di potersi dedicare da subito alla composizione e all’arrangiamento dei suoi brani originali.

Con il suo gruppo ha partecipato ad importanti festival e rassegne come: Ospite al Concertone del 1 Maggio 2014 (Roma), Ravenna Festival 2013, Kaulonia Tarantella Festival, Radici Sonore, Tarantella Power e Tradizionandu in Calabria, Festival per i Diritti Umani, Festival della Zampogna di Scapoli e Maranola, Matese Friend Festival, 1° Maggio all’Auditorium di Roma e tanti altri. Ha tenuto concerti anche in Francia, Spagna, Irlanda, Croazia, Romania, Bosnia, Ungheria, Turchia, e Malesia portando i suoi brani originali in diversi contesti musicali.

Ha registrato per il programma Mizar (Raidue) ed è stato più volte intervistato da Radio Rai International.

Attualmente è il direttore artistico di alcuni importanti Festival folk del basso Lazio, Boville Etnica nel comune di Boville Ernica, Trantelliri, proprio nel suo paese, Castelliri e Terra di Passo Folk Festival a San Donato Val Comino e Risonanze dal Monte, Monte San Giovanni C.

Da anni si dedica anche all’insegnamento con corsi permanenti e stage nelle scuole di musica e associazioni culturali del centro Italia.

Nel 2011 ha esordito in teatro, in una tournée partita da Ravenna che ha toccato i teatri in pietra più importanti della Sicilia: è stato attore-musicista nella rappresentazione Pathos, la tragedia delle troiane, da Euripide a Seneca, coproduzione del Ravenna Festival, Accademia Nazionale di Danza, Festival Teatro Dei Due Mari di Tindari, per la regia di Micha van Hoecke, direttore del balletto del Teatro dell’Opera di Roma. Protagonisti dello spettacolo sono stati Lindsay Kemp e l’attrice siciliana (scomparsa proprio nel 2011) Mariella Lo Giudice.Recentemente ha partecipato al “memorial Mariella lo Giudice” insieme ad artisti come Nicola Piovani, Alfio Antico, Lello Arena, presentato da Pippo Baudo.

Alcune delle sue collaborazioni: Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della musica di Roma, con Peppe Voltarelli, Ginevra di Marco, Teresa de Sio, Enzo Avitabile e Francesco De Gregori in occasione del tour ”vola vola vola”. In oltre si è esibito con alcuni mostri sacri del folk mondiale, come i gaiteri Hevia (Asturia) e Carlos Nuñez (Galizia).

 

Il progetto assorbe generi differenti e li traduce in soluzioni originali radicate nel concetto ritmico della "tarantella" ed elaborate attraverso un linguaggio sperimentale. Andando al di là della musica popolare pura, la si arricchisce di particolari dal gusto ultra moderno che acquisiscono senso profondo solo se legati indissolubilmente alle tipiche e ipnotiche cadenze meridionali.

La materia primordiale che modifica la sua essenza dando vita a nuove forme di espressione si traduce nello spettacolo "Tarantella Madre", percorso nel cuore pulsante di un Paese che continua a ballare sui passi di una volta.

 

 

Anima Nova

Spacciatori d'arte

 

..libera di andare libera di amare....ed è tutto semplice.

Anima Nova è il nome del progetto di Gabriella Cascella (voce), Vincenzo De Martino (chitarra), Federico Perfetto (batteria) e Edoardo Di Maro (basso). La band è presente sulla scena musicale da cinque anni ed ha avuto modo di farsi conoscere grazie agli arrangiamenti eleganti e moderni di brani classici del repertorio musicale bossanova e samba, riproponendo in chiave nuova e moderna le canzoni di Cesaria Evora, Caetano Veloso, Tom Jobim, Paolo Conte e tanti altri.

La voce calda ed elegante degli
Anima Nova è di Gabriella Cascella, le note della chitarra classica sono di Vincenzo De Martino che cura anche gli arrangiamenti e la scrittura dei brani, il basso è di Edoardo di Maro e la batteria invece è di Federico Perfetto, autore anch’esso di alcuni brani.

Gli Anima Nova scrivono e arrangiano le proprie canzoni: dalla sinergia del gruppo nasce un nuovo concetto di fare musica ovvero l’ “I
talian Bossa Concept”, un’interpretazione dei brani pop in una chiave semplice, naturale ma allo stesso tempo ricercata.

I video degli Anima Nova sono stati visti e ascoltati da circa 250.000 utenti, infatti, cercando Bossa Nova, il motore di ricerca Youtube propone come primo risultato gli Anima Nova: un risultato che nasce dal modo con cui il gruppo ricerca sempre sonorità calde e innovative.

Dopo una lunga esperienza nei live, nel 2012 lanciano il primo disco “
Embora” in cui sono presenti brani classici come “Manhã de Carnaval (Black Orpheus)”, “Mais Feliz”, “La Bambola (di Patty Pravo)”, “Quello che”, famoso brano dei 99 Posse in versione swing, la famosissima “Mas que nada”, “Estate (di Bruno Martino)” e pezzi inediti come le ballate “Vorrei avere te” e “Millimetri”, brani dal ritmo samba come “Embora” o il primo singolo uscito “E poi che fa”, un brano che esorta al viaggio, mentale e fisico. 

Il 2012 è anche l'anno del primo grande incontro e della più importante produzione: inizia infatti la collaborazione con Universo Studio di Milano e con la casa di distribuzione Self che rende possibile la diffusione fisica del cd in tutta italia. Embora è scaricabile anche in versione Mp3 su iTunes e attraverso i più importanti negozi on-line, grazie alla distribuzione web di Believe. 

Si avvalgono spesso della collaborazione di solisti di spessore come il violinista Domenico Siano dell’orchestra del San Carlo di Napoli, il trombettista Gianfranco Campagnoli, che suona nelle orchestre Rai e Mediaset, Stefano Bottiglieri, al sax Felice Galeotalanza e al contrabbasso Antonio Di Costanzo, tutti musicisti di gran rilievo ed eleganza, di gran tecnica ed energia.

 

One Soul

Spacciatori d'arte

 

..Ho affrontato l'intera varietà - dal gospel, al blues, al jazz, al soul, al pop - e il pubblico ha accettato quello che ho fatto in questo percorso. Penso che ciò significhi che ho fatto qualcosa di giusto sempre al momento giusto. (L.R.)

OneSoul trio è un progetto che si propone di suonare musica dell'anima per l'anima. L'idea nasce circa 10 anni orsono da un'idea di Pasquale Scotto Rosato ( pasqualone per gli amici) batterista della band che è stato allievo di Vittorio Riva  e che, a dire di quest'ultimo,  possiede un groove che non si impara attraverso lo studio...ci si nasce e, Deborah Ferrigno (Beba per gli amici) che anni prima, almeno 10, era stata scelta come Voce di un precedente gruppo dal batterista stesso...dopo anni di ricerca alternati a momenti in cui i due sono riusciti a portare il progetto in scena accompagnati da vari musicisti e da altre esperienze musicali che i due hanno avuto separatamente e non, l'incontro con il terzo elemento, Errico Camasso, ha riacceso la voglia di parlare alle anime, le loro in primis. Errico, con la sua esperienza e professionalità è immediatamente entrato in sintonia col groove del batterista e col mood della voce dal sapore soul della cantante...ed è stata subito Musica! Il trio potrebbe a breve diventare un quartetto...

Acoustik Ladyland

Rhythm&Blues / Rock'n'Roll (Les Vans, Francia)

Spacciatori d'arte

 

..La musica è il genere d'arte perfetto. La musica non può mai rivelare il suo segreto più nascosto.

(Oscar Wilde)

Acoustik Ladyland è una crociera cronologica che ritraccia il panorama musicale caratteristico degli anni '50 a '70. Questa spedizione vi farà scoprire o riscoprire gli orizzonti Swing e Rock'n'Roll degli anni '50, il Blues

o la Folk caratteristica di ogni decennio, fino ai confini di un Rock più Seventies. Un equipaggio accogliente, di quattro musicisti appassionati, dalle influenze tanto ricche che varie, vi prterà al centro di un progetto

decisamente soleggiato, dinamico e dansante. La loro presenza scenica e il loro buon umore vi delizieranno durante questo viaggio, carico d'emozioni, portato da voce indimenticabili e una sezione strumentale dall'originalità debordante. Imbarcatevi e lasciatevi trasportare a bordo della Rhythm &Soul d'Acoustik Ladyland!

Sito ufficiale – http://acustikladyland.wix.com/acoustikladyland- Facebook – http://www.facebook.com/acoustikladyland

 

JUDIE

Rock Alternativo - Toulouse,  France

Spacciatrice d'arte

 

..se la musica è troppo alta, tu sei troppo vecchio (O.O.)

JUDIE fa parte dei notevoli elettroni della scena tolosana dal 2006.

Valentina Del Giudice, chitarrista-cantante, incarna, attraverso i suoi riff e la sua voce, l'anima e la

personalità stessa del gruppo. Matthieu Mullet, basso, Moog Taurus, programmazioni; come un ago elettrico, unisce l'entità del trio con delle trame melodiche e atmosferiche. Jessy Munoz, batteria percussioni, pad elettronici; il suo stile, esigente e organico, apporta le basi ritmiche che variano dalle più eteree alle più imponenti. Il loro sound emana questa complementarietà tanto umana, musicale che scenica.

JUDIE è un gruppo rock/soul/pop dalle molteplici influenze. JUDIE ha le sue radici nel Rock e le sue evoluzioni, movimentate o ipnotiche. Avvolto da un passionale lirismo dove il linguaggio è al servizio dell'emozione, il trio è determinato a distinguersi dalle correnti alternative attuali.

Fiduciosi nelle loro capacità a produrre e a rinnovarsi, il 2014 porta il loro quarto opus "Toy Soldier",

registrato à Tolosa all Studio de la Vierge.

JUDIE si é lanciato in questo ambizioso progetto, creando un suggestivo mix, inserendo negli

arrangiamenti un quartetto d'archi, una corale, dei loop e dei sintetizzatori unici nel loro genere.

Questa fusione ha permesso al sound di evolversi, trasformando il tutto in una rivoluzione musicale!

Sito ufficiale – http://www.judie.it // Facebook – http://www.facebok.com/judieband

 

 

BLINDUR

Spacciatori d'arte

 

..il vero musicista vive nell'emozione del suo pubblico (cit.)

BLINDUR è un progetto del polistrumentista e cantautore napoletano Massimo De Vita, già a lavoro con modena city ramblers; Stefano Cisco Bellotti; Daniele Sepe; Geraldine MC Gowan; le strisce; bluestuff; Marzouk mejri, Tonino Carotone, nccp etc.

 

BLINDUR nasce nell'autunno 2013 e a Massimo De Vita si affianca l'amico di vecchia data Michelangelo Micki Bencivenga (banjoista, chitarrista e polistrumentista). attualmente blindur sta completando il primo lavoro in studio con Birgir Birgisson, storico fonico dei Sigur Ros.

 

Il sound trae ispirazione dall'universo new folk, indie e post rock, mescolando strumentitradizionali e moderni, paesaggi sconfinati come quelli islandesi e irlandesi e lo spazio intimo di una stanza, di una cabina di una nave, la cuccetta di un treno, il sedile posteriore di un'auto, perchè Blindur è, prima di qualunque altra cosa, un viaggio.

 

Per contattiblindur@hotmail.com

Marco De Vita

Spacciatore d'arte

 

..e vedrai che tutto si trasformerà ti troverai in un prato d'erba e una cascata di poesia....  (cit.)

Marco De Vita è un cantautore napoletano che ha influenze genovesi avendo vissuto gran parte della sua vita nei vicoli di Genova dove si è formato suonando nei club cittadini.  

 

Marco ha partecipato a numerosi concorsi canori e si è esibito su diversi palchi, ultima sua performance al Maschio Angioino di Napoli in occasione della rassegna musicale Estate a Napoli 2014 organizzata dall'associazione Leottoezerotre che è a caccia di nuovi talenti. 

 

Le sue ultime composizioni che  rappresentano il suo sound  sono "Musica", "L'Equilibrista" e "Vieni via", quest'ultimo pezzo interpretato con la cantante Monica Ferrigno crea un atmosfera di incanto e passione pura.

 

Il pezzo riportato nel video pubblicato su questa pagina ha come titolo "Imparerò a volare" ed è molto diverso dai suoi ultimi brani; questo mostra una crescita ed un'evoluzione musicale dell'artista che è sempre al passo con i tempi e con le sue esperienze personali e artistiche con le quali si plasma l'anima di un ragazzo determinato che ha molto da raccontare con la sua musica, per farci emozionare in un tempo in cui il mondo è alla ricerca di amore e verità. 

 

 

 

 

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